Rifugio Palmieri
palmieriSi parte da un passo alpino tra la Civetta ed il Pelmo il cui nome, Staulanza, già ci indica chiaramente quale fosse, prima dell’ avvento del turismo estivo ed invernale, la maggiore fonte di occupazione per le genti di queste valli.
Data:
5 Gennaio 2017
palmieriSi parte da un passo alpino tra la Civetta ed il Pelmo il cui nome, Staulanza, già ci indica chiaramente quale fosse, prima dell’ avvento del turismo estivo ed invernale, la maggiore fonte di occupazione per le genti di queste valli. Anche l’itinerario attraversa pascoli ancora monticati e stalle sia attive sia in disuso. D’altronde questi prati, anche se a 2000 metri d’altitudine, sono da sempre calpestati sia dagli animali che dall’uomo, arrivato quassù quando ancora vestito di pelli e armato solo di selci affilate cacciava stambecchi e camosci. E’ diventato ormai famoso l’ Uomo di Mondeval, cacciatore di alcune migliaia di anni fa, ritrovato proprio in questa zona. Ma questo è un itinerario davvero speciale, soprattutto perchè permette di passare dalla Val Zoldana e dai suoi stupendi monti alla conca ampezzana, con nuovi scenari che si aprono sulle Tofane, il Cristallo, e molte altre famose cime . E nel mezzo del cammino ammirare sotto un angolo particolare la regina delle dolomiti, ovvero la Marmolada ed il suo ghiacciaio, ahimè, sempre più piccolo. All’ arrivo ci aspetta un laghetto alpino meraviglioso, quasi incastonato in un anfratto della Croda da Lago mentre a sud-ovest si erge, in un paesaggio quasi lunare, il dente isolato del Becco di Mezzodì.
Ultimo aggiornamento
5 Gennaio 2017, 13:32