Rifugio Bosconero
bosconero Il nome rievoca favole di un tempo: nel Bosco Nero, regno di lupi, orsi e briganti , si aggirava una piccola pastorella vestita di rosso beh, potreste voi stessi continuare la storia! In effetti l’ itinerario attraversa luoghi incantati come le secche mughete dei ghiaioni, le malghe abbandonate oppure le rupi selvagge dalle quali scendono allegri torrentelli.
Data:
5 Gennaio 2017
Il nome rievoca favole di un tempo: nel Bosco Nero, regno di lupi, orsi e briganti , si aggirava una piccola pastorella vestita di rosso beh, potreste voi stessi continuare la storia! In effetti l’ itinerario attraversa luoghi incantati come le secche mughete dei ghiaioni, le malghe abbandonate oppure le rupi selvagge dalle quali scendono allegri torrentelli. Gli antichi boschi conservano ancora i luoghi dove i montanari producevano il carbone dalla legna e continuano a proteggere cervi e caprioli; con un po di attenzione potreste facilmente scorgere i segni del loro passaggio. Se poi un fragoroso battito d’ali vi facesse improvvisamente trasalire, non vi impaurite; solo un nero e lucente gallo forcello, dalla strana coda a lira, che si spaventato al vostro arrivo! Guardando in su, verso le imponenti pareti di dolomia del Sasso di Bosconero, della Toanella, della frastagliata cresta degli Sfornioi, potreste scorgere qualche branco di camosci intento a saltare da un sasso all’ altro e non vi sarà difficile, allora, immaginare gli arditi duelli che un tempo, questi fantastici animali ebbero con non meno abili, ma forse più spietati, cacciatori. Arrivati al rifugio Casera Bosconero sarà invece l’ospitalità del gestore e la serenità del luogo a stupirvi ancor di più. Andate al Bosconero, tornerete migliori.
Ultimo aggiornamento
5 Gennaio 2017, 12:14